venerdì 28 luglio 2017

Recensione di "Fronte del fuoco" di Michele D'Amore

Fronte del fuoco
Michele D'Amore

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Pagine: 270


Giudizio sintetico


La casualità della vita, ha fatto in modo che la lettura di questo romanzo avvenisse in Sardegna, terra che è un po’ la mia seconda casa e che affronta ogni anno, insieme a molte regioni italiane, la pericolosità e la minaccia degli incendi.
Basta poco, e in un attimo, ettari di fauna mediterranea vengono inceneriti dalla mano dell’uomo, da mani che violentano il dono che la natura ha fatto alla nostra terra, dal disprezzo e dalla crudeltà di persone che giocano con il bene vitale.
“Fronte del fuoco” è ambientato a Palau e nei suoi dintorni e, attraverso descrizioni quasi poetiche,  è così che la Sardegna ci viene presentata, attraverso la bellezza della natura, la forza del maestrale, i colori del mare e il calore della sua gente
In un contesto così magico e incantevole, gli eroi della campagna antincendi sarda, proteggono e combattono ogni giorno contro gli incendi che si sviluppano e che minacciano civili e natura.
Jack e John, sardi di nascita, milanesi d’adozione, tornano nella terra natia per la stagione estiva, non per godersi il mare della Costa Smeralda, ma per salvaguardare il territorio, partecipando attivamente, insieme alla propria squadra, alla coraggiosa missione che li porta sul “fronte del fuoco”.
Il mese di Agosto è il più drammatico e servono coraggio e forza per affrontare la stagione più delicata.

Sardegna non vuol dire solo mare, cocktail e spiagge.
Non è solo Costa Smeralda e passerelle di vip.
Non è solo lusso e vita da jet set.
E’ dentro, nel suo entroterra protetto dal granito, che riserva i migliori tesori.
Semplici  come le mani ruvide di chi ha lavorato la terra da una vita.
Dolci come il miele di un acciulèddhu fatto in casa.
Sconfinati come le valli illuminate dalla luna.
Sardegna. Come un brivido.

Inseguiti dal passato, da amori finiti ma non ancora dimenticati, da amicizie coltivate attraverso sudore e coraggio, da legami con la terra indissolubili e insostituibili, Jack e John affrontano gli incendi che, come fiaccole imbizzarrite, spezzano la quiete sarda e mettono in pericolo chiunque si trovi nelle vicinanze.
Tra racconti adrenalinici e urla di gioia a lavoro finito accompagnate da un bicchiere di mirto, Michele D’amore ci racconta una realtà sottovalutata e non abbastanza apprezzata.
Il fuoco fa paura, ma gli angeli custodi che permettono che le emergenze rientrino, rimangono nell’ombra.
Grazie a questo romanzo possiamo apprezzarne l’operato, le fatiche, l’impegno, il sacrificio e la sana forza di squadra che rende un lavoro, una rara fortuna per tutti noi.
Perché quando il telefono vibra e l’emergenza chiama, la vita esiste solo per salvare quella degli altri.

Rivivere quel momento, quell’istante in cui le fiamme si sono spente e si è festeggiato sulla strada con sigarette e bottiglie d’acqua cotte dal caldo.
Quando negli sguardi di tutti, dei vecchi volontari, degli stagionali delle pattuglie, dei capisquadra, ha scorto il semplice desiderio di tornare a casa dalle famiglie.
Semplicemente superare il vialetto e ritrovare le luci della cucina accese. Che ogni incendio è una guerra e ogni volta, per prima cosa, vuoi tornare da chi ami.

Il romanzo di Michele D’Amore è un prezioso racconto, utile a capire e apprezzare il lavoro svolto da questi “angeli custodi” della natura e il legame con la terra di chi è nato in quest’isola.
Un libro che fa apprezzare il contenuto per i dettagli contenuti e la passione con cui è scritto, e con cui viene presentata una terra ancora selvaggia come la campagna sarda.
Si sentono i gusti dei piatti tipici, la dolcezza del mirto sulla gola, i colori delle piante e la bellezza del dialetto gallurese.
Un libro scritto in modo molto poetico, quasi a versi, che non sempre rendono la lettura fluida ma che danno un tono meno romanzato e più solenne.
Un pochino in discesa nella seconda parte, mantiene comunque alta l'attenzione del lettore.
Adrenalina e storie personali marcano ancora di più l’umanità dei protagonisti e la bellezza della scelta che, persone come Jack e John, fanno ogni anno.

Una ricerca di se stessi, una passione meritevole e un racconto prezioso per conoscere più a fondo il coraggio e il sacrificio di questi uomini valorosi.


Michele D’Amore nasce e vive a Palau, in Sardegna, fino ai diciotto anni. Finito il liceo, si trasferisce a Milano, città di origine dei suoi genitori, per frequentare l’università. È qui che in un percorso di studi che lo porta alla Laurea in Lettere Moderne, continua a coltivare la sua passione per la scrittura, a cui si dedica sin da piccolo, traendo ispirazione dalle molteplici sfaccettature della città.
Oltre a dedicarsi alla scrittura, Michele porta avanti con dedizione, costanza e passione, l’attività di volontario antincendio della Protezione Civile in Sardegna. Il suo obiettivo, in particolare con l’ultimo romanzo Fronte del Fuoco, consiste nel raccontare dal di dentro una storia, che è la storia di tutti i volontari, dei loro sacrifici di tutta un’estate, troppo spesso dimenticati o dati per scontati.
Una doppia anima a volte in conflitto, a volte perfettamente in accordo, sospesa tra Milano, una città veloce e spesso difficile ma che ha permesso a Michele di affermarsi dal punto di vista professionale, e Palau, dove l’azzurro del mare incontra il profumo del mirto e dove, da quando ha compiuto diciotto anni, combatte tutte le estati la piaga degli incendi boschivi.
I romanzi di Michele D’Amore hanno tutti un forte taglio verista e autobiografico. I suoi riferimenti spaziano dal verismo ottocentesco all’estetica del cinema neorealista, dallo stile giornalistico e al linguaggio street report della cultura hip hop.
Dopo Questa è Casa Mia (2012), una storia che racconta Milano, la crisi e la vita di tre pubblicitari in cinquanta giorni di grandi sfide,  e 1-1 (2015), romanzo di narrativa contemporanea focalizzato sul terremoto dell’Emilia del 2012, Michele D’Amore presenta il suo terzo romanzo (270 pagine) dal titolo Fronte del Fuoco, ispirato alle vicende dei volontari dell’antincendio boschivo durante la stagione dei roghi in Sardegna.
Fronte del Fuoco è pubblicato da M, nuovo progetto editoriale indipendente.
Fonte: http://www.micheledamore.it/about

Nessun commento:

Posta un commento