lunedì 24 luglio 2017

Recensione di "La vincerò mai una pecora?" di Francesca Gioacchini

La vincerò mai una pecora?
Francesca Gioacchini

Formato: Brossura
Genere: Romantico
Pagine: 219


Giudizio sintetico


"non importa il colore della pelle, basta che non sia musulmano [...] Non avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe successo"

Siamo nel 2003 e Alice vive a Londra dove si divide tra lavoro e vita sociale.
Un’italiana, tra le tante, trasferitasi nella City londinese alla ricerca di un lavoro e di un futuro dignitoso.
Alice, divisa tra il lavoro e la vita sociale, incontra e si innamora di Kahil, ragazzo nato in Francia ma Algerino di origine con cui dovrà convivere tra la lontananza e la difficile accettazione di questa relazione da parte della famiglia, soprattutto di lui.
Un racconto scritto come un diario, dove Alice racconta e si racconta, dove le disavventure sono all'ordine del giorno insieme alla voglia di sopravvivere in un mondo multiculturale forse non ancora maturo.

Alice ci racconta le sue giornate, tra ritardi al lavoro, cene con amici e conoscenti londinesi e non, week-end in giro per l’Europa, viaggi romantici e reunion familiari tra Roma e Londra.
La storia con Kahil è il centro della vita movimentata di Alice che vive la relazione tra la diffidenza della famiglia di lui e la sua personalità tutta da scoprire.
Tra risate, cene, viaggi e situazioni imbarazzanti, una Bridget Jones nostrana, ci porterà alla scoperta di Londra e dei numerosi “emigrati” del belpaese e ci farà conoscere le diverse sfumature delle relazioni multiculturali.

Francesca Gioacchini ci presenta una storia attuale e nella quale è bello tuffarsi e apprezzarne le diverse sfumature.
Un punto di vista interessante narrato in prima persona da una ragazza italiana trasferitasi a Londra.
Proprio il suo racconto in prima persona è un’opportunità di contatto  e conoscenza di una condizione che accomuna molti connazionali emigrati per necessità più che per piacere, che hanno trovato una dimensione e una realtà moderna e variegata.
Alice ci aiuta ad apprezzarne molti risvolti, a confrontarli con la “mentalità” tipica della nostra nazione e, attraverso le sue disavventure, averne una panoramica esaustiva ma soprattutto divertente.
Completa questo ricco quadro di realtà sociale, il rapporto e l’accettazione di una relazione “diversa” per cultura e origine che darà pepe in una vita già speziata e condita.
Una lettura piacevole e divertente, consigliata a chi ama le storie in prima persona, i racconti e che vorrebbe confrontarsi e apprezzare i risvolti delle esperienze di italiani all’estero.
Bellissimi e apprezzati i ricordi legati a pezzi d’infanzia che ho rievocato piacevolmente, sono la ciliegina sulla torta e danno un valore aggiunto alla storia.
Qualche dialogo inserito nella narrazione della storia avrebbe arricchito e dato più sfumature alla storia, riempiendo quelle insaziabili curiosità legate soprattutto all’accettazione di Alice all’interno della famiglia di Kahil.
“La vincerò mai una pecora?” è un libro per curiosi, per giovani e per chi ha voglia di confrontarsi con stili di vita differenti e riflessioni culturali attuali e importanti.
Ultima nota...la copertina stupenda!!!




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